diario 2013

con l’archivio delle mie foto
20130424-230259.jpg Lucca, 24 aprile
La Staffetta della Memoria è pronta alla partenza. Il gruppo quest’anno ha preso forma a Lucca. Diversi provenienti da Jesi e poi altri amici da Ostra, Pesaro, Arezzo e Modena. Già in mattinata alcuni di noi hanno avuto incontri con alcune scuole, a Montignoso, sotto le Apuane, e poi in Garfagnana, a Bagni di Lucca e a Fornoli. Questa sera passeggiata in città, per conoscerci tra noi, e domani mattina spostamento al monumento di Cinquale, con l’Anpi, e poi il via.

25 aprile, preparazione alla partenza
Saluti alla Staffetta che parte all’interno della manifestazione davanti al monumento di Cinquale, e poi al museo della Resistenza al Comune di Montignoso.
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20130425-112327.jpg 25 aprile, Pasquilio, ore 12, partenza della Staffetta
Dopo la visita al museo di Montignoso – e una lauta merenda su in alto, al Pasquilio, insieme agli amici del’Anpi – i ciclisti iniziano a pedalare. La Staffetta è partita, in questo 25 aprile che quest’anno è difficile da interpretare ma per questo ci sembra ancora più importante.

25 aprile, ore 15, Passo del Vestito
Sosta al Passo del Vestito, dopo una lunga salita, ed escursione a piedi ad alcuni resti di postazioni della seconda guerra mondiale. La marcia procede bene, il tempo ancora è abbastanza buono, inizia ora la discesa verso la Garfagnana.
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25 aprile, ore 18.30, Borgo a Mozzano
Dal Passo del Vestito, via Arni e Castelnuovo di Garfagnana, dove si è aggiunto al gruppo un altro amico, da Cesena, e poi insieme fino a Gallicano, con sosta dagli amici dell’Anpi, impegnati in diverse manifestazioni. Poi ultimo tratto fino a Borgo a Mozzano. Riposo in albergo e dopo cena ci aspetta ancora un altro appuntamento.

Nella Resistenza la donna fu presente ovunque sul campo di battaglia come sui luoghi di lavoro, nel chiuso della prigione come nella piazza o nell’intimita della casa”; è una citazione di Ada Gobetti, che apre l’opuscolo “Donne di cuore e di valore”, che mi da Gemma Fazzi, dell’Anpi, nella breve visita che riusciamo a inserire durante il nostro passaggio a Gallicano. Purtroppo non abbiamo il tempo di fermarci a visitare la mostra che hanno allestito su questo tema.

25 aprile, Borgo a Mozzano, ore 23, chiusura della prima giornata
Dopo cena visita ad un bunker delle fortificazioni tedesche nella frazione di Anchiano, accompagnati dal Presidente della ProLoco, Pieroni, e altri amici, per chiacchierare con loro e delle loro attività durante l’anno, ad accompagnare curiosi che vengono a visitare queste e anche altre postazioni visibili lungo i sentieri che risalgono il monte, e che richiedono più tempo di quanto noi ne abbiamo ora. Un impegno per tornare di nuovo, con più calma, anche in altri periodi.

26 aprile, seconda giornata
Partenza alle ore 8,30. La tappa di ieri si è svolta in modo molto simile a quella dello scorso anno, che ho raccontato nel libro “In bicicletta lungo la linea gotica”. Oggi invece avremo qualche variante in più. Niente scuole questa mattina, perché gli incontri sono stati anticipati martedì e mercoledì. Poi è prevista più avanti qualche escursione in più. Quindi, trasferimento in auto e furgoni di tutto il gruppo a San Marcello Pistoiese, vero inizio della tappa.

26 aprile, ore 10, San Marcello Pistoiese
Dopo un breve incontro in Comune, i ciclisti iniziano la seconda tappa imboccando la pista ciclabile ricavata dal tracciato della dismessa FAP, la Ferrovia Alto Pistoiese, ancora funzionante durante la guerra, che partiva da qui e giungeva – poco più di una ventina di km a valle – a Pracchia.

26 aprile, ore 11.30, Campo Tizzoro.
Visita guidata ai sotterranei della ex Società metallurgica italiana, nel cui stabilimento lavoravano durante la guerra circa 5 mila persone. I sotterranei erano i rifugi utilizzati durante i bombardamenti. La storia di questo luogo, importante per le vicende della guerra, e anche della Resistenza, sono raccontate dallo storico Daniele Amicarella. La Staffetta è già passata qui ma questa è la prima volte che ci si ferma per la visita.
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26 aprile, ore 16, dall’Acquerino al rifugio Le Cave
I ciclisti sono saliti al Passo della Collina e da qui giù verso Acquerino, dove abbiamo appuntamento alle 16. Io ho fatto una sosta a Pracchia, dagli amici della Pro Loco, che mi raccontano i loro progetti – che non seguono da soli ma prevedono un coordinamento con tutte le pro loco dell’Appennino. Naturalmente ci scambiamo comuni impegni.
Alle 16,00 i ciclisti ripartono in bici dall’Acquerino e salgono verso il rifugio Le Cave. Con le auto ci dividiamo, alcuni – tra cui io – parcheggiano a Cantagallo e salgono al rifugio a piedi, un’ora di camino. Altri vanno a Luogomano, dove proseguiranno al rifugio accompagnati con il fuoristrada, perché devono trasportare tutti i bagagli dei ciclisti. Il tempo è stato clemente, le previsioni lette ieri non si sono avverate e così non piove. Alle 18 siamo già tutti al rifugio.
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27 aprile, ore 8, rifugio Le Cave.
Scendo a piedi verso Cantagallo. Mezz’ora o poco più di cammino. Pioviccica e c’e nebbia. L’unica strada che scende – dall’altro versante – è una sterrata che si percorre soltanto con il fuoristrada. I ciclisti partono tra poco e mi sorpasseranno lungo il sentiero. Richiede un po’ di impegno salire quassù, ma ne vale la pena. Anche l’accesso alla frazione di Cantagallo e alle altre che formano il Comune è impegnativo. Cantagallo “e’ la montagna”. Per avere un’idea del rapporto tra la Resistenza e la montagna – di tutto l’Appennino, non solo di questa zona – e anche della vita della montagna allora, della sua economia e delle sue relazioni, occorre salire quassù, camminarci dentro, fermarsi a parlare con le
persone e ascoltare le loro storie.

27 aprile, Comune di Cantagallo, frazione di Luiciana, ore 9
Incontro al Comune di Cantagallo, con gli amministratori e gli amici dell’Anpi, Mauro Bolognesi e lo storico Nello Santini, per vedere tutti insieme il film “Le ferite del bosco” che racconta i percorsi sulla Linea Gotica insieme ai ragazzi del luogo. In verità ci avevano già anticipato qualcosa ieri sera gli amici dell’Anpi, saliti al rifugio per cenare con noi. Nello ci racconta ora nei dettagli questa esperienza, anche le difficoltà tecniche superate dalla troupe della Rai intervenuta. Si tratta di mappare col gps tutte le buche, postazioni, altrimenti resta difficile accompagnare sui posti giusti le persone interessate. Da queste attività poi nascono anche relazioni nuove con altri ricercatori, approfondimenti specifici. Insomma, tanti spezzoni di memoria che si ricompongono.
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27 aprile, ore 10.30, Comune di Vernio
Incontro in Comune con il Sindaco Cecconi, l’amministrazione e diverse associazioni della zona e con l’Anpi provinciale. Accoglienza come sempre calorosa. Durante la mattina ci sposteremo insieme al parco memoriale della Linea Gotica, in un posto che fu molto importante durante le vicende di allora.

27 aprile, ore 11.30
Stiamo aspettando i ciclisti a Torricella – una località tra Vernio e Barberino – davanti all’ingresso del Parco Memoriale ma da qualche minuto sta piovendo abbastanza intensamente. La salita non è proprio semplice. Speriamo che migliori e si possa proseguire più tranquilli.
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27 aprile, ore 12.30
Visita al parco memoriale. Ha smesso di piovere.
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27 aprile, ore 15′ Passo dellaFuta
Dopo una discesa verso Barberino, riprende a piovere, si sale tutti in auto alla Futa. Lo scorso anno il sole bruciava, oggi fa un freddo cane, c’è nebbia e piove ancora. Ci fermiamo un po’ e tra poco scendiamo verso Scarperia.
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27 aprile, Scarperia, chiusura terza giornata
Chiusura della giornata al Palazzo dei Vicari, incontro organizzato dal Comune e dalla Biblioteca, con il “Teatro delle Idee” che legge una selezione di brani dal libro di Simona Baldanzi “Mugello Sottosopra”, e poi dialogo con l’autrice, per incontrare le storie più recenti di queste terre con le storie di ieri, citate anche nel racconto del viaggio della staffetta dello scorso anno, nel libro “In viaggio lungo la Linea Gotica”, e poi il racconto delle attività della Staffetta nel corso dell’anno. Domani quarta tappa, da Scarperia a Casola Valsenio.

28 aprile, Scarperia, ore 8
Piove governo ladro. Ma miglioreremo anche questo. Ci si sta preparando per la partenza della quarta tappa. Giornata lunga oggi, con alcune partenze ma anche arrivi, come in una staffetta, appunto. Prima sosta sù, al Passo del Giogo.

28 aprile, Ponzalla, ore 9.30
Visita al Centro di documentazione Ricerche Storiche sulla Lines Gotica.
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28 aprile, ore 11.30
I ciclisti partono dal Passo del Giogo, verso la Colla di Casaglia. L’appuntamento con loro e sul Monte Battaglia alle 16. Noi intanto siamo saliti sul vicino Monte Altuzzo.
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28 aprile, ore 16, Monte Battaglia.
Siamo arrivati tutti. I ciclisti pedalando, con un ultimo tratto in salita molto impegnativo. Ad aspettarci c’erano altri amici di Jesi che proseguiranno con noi, e amici dell’Anpi di Casola e della zona. ” Cinquantuno anni dopo, sotto un cespuglio di ginestre a trenta metri dalla cima del monte Battaglia, spuntano i resti di un soldato americano. C’è l’elmetto e c’è la piastrina con il numero di matricola e il nome. Si chiama Harry Castilloux. L’ufficio che si occupa delle onoranze ai caduti americani conferma che figura nell’elenco dei dispersi. Chi li ha ritrovati e tutto il paese di Casola Valsenio….”
prosegue ancora la prefazione di Massimo Cirri al mio libro in bicicletta lungo la Linea Gotica”.
L’anno scorso non ci avevo prestato attenzione, quest’anno sono sceso lungo quei trenta metri in linea d’aria, aggrappati sul versante del monte dove più si combatté, per guadare dalla set angolazione di sguardo di Harry e fotografare la targa che lo ricorda. (Il Centro di documentazione di Casola Valsenio)
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28 aprile, Casola Valsenio, ore 20
Pronti per la festa e la diretta su radio TLT, con gli amici di Casola Valsenio, l’Anpi e il Comune. Incontro con il partigiano Aurelio Ricciardelli e la lettura di un suo racconto inserito nel libro “Io sono l’ultimo”.  E poi incontro tra l’Anpi di Casola e l’Anpi di Jesi.
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29 aprile, Marradi, ore 9.30
Inizia la quinta tappa, con incontro alla scuola media Dino Campana, il poeta. Con tanti ragazzi, le insegnanti, gli amministratori comunali.
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29 aprile, ore 12, Ca’ di Malanca
Visita del gruppo dei podisti al museo della Resistenza di Ca’ di Malanca, sulle montagne tra Casola, Marradi e Brisighella. I ciclisti invece stanno pedalando
in direzione del Passo del Muraglione e San Godenzo, costeggiando il fiume nel fondo valle prima di salire. (VIDEO sulla Brigata Bianconcini)
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29 aprile, ore 19.30, Castagno di Andrea
Dopo la lunga pedalata dei ciclisti da Marradi fino a qui e la visita dei podisti a Ca’ di Malanca, sistemazione per la sera e iniziò preparativi della festa al Circolo Arci Arnaldo Amadei, per l’incontro con il Sindaco di San Godenzo, l’Anpi e l’Arci, con la presentazione di un altro libro, il romanzo “La signorina” di Nicoletta Agricoli, ispirato a storie vere.  E poi, seconda parte della diretta radio su Radio TLT. Chi volesse ascoltarci, dalle 21.30, ecco l’indirizzo sul web: http://www.radiotlt.it

30 aprile, Castagno di Andrea, ore 9
Partenza sesta giornata. Ripiove, sempre lo stesso governo ladro. Il gruppo si divide in tre. I ciclisti salgono su verso il Falterona, attraverseranno il cuore del parco, fino al Passo dei Fangacci. L’appuntamento con loro e alle 14, circa, a Badia Prataglia. Noi li precediamo. Il nostro programma, tempo permettendo, è quello di parcheggiare l’auto e andargli incontro a piedi al Passo dei Fangaci. Il terzo gruppo s’è fermato a San Godenzo, per un laboratorio di formazione in una scuola. Anche ieri sera alle festa, sono venuti i ragazzi della scuola visitata lo scorso anno, per leggerci le storie che durante l’anno hanno raccolto chiacchierando con i loro nonni.
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30 aprile, ore 15,00 – Badia Prataglia
Arrivo dei ciclisti e ricongiungimento del gruppo. Trasferimento a Badia Tedalda.

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30 aprile, Badia Tedalda, ore 18.30
Arrivò del gruppo al “campo base” della Staffetta, al Parco Storico di Badia Tedalda, merenda, sistemazione in ostello, in una magnifica vallata fuori dal paese. Ora preparativi per la festa di questa sera con gli amici della Pro Loco di Badia e ultima diretta su radio TLT. www.radiotlt.it

1 Maggio, ore 8.30, Badia Tedalda
Tra i postumi della festa di ieri sera e la freschezza del paesaggio attorno all’ostello della Pro Loco, in aperta campagna, dove abbiamo pernottato, ci stiamo preparando al trasferimento verso Macerata Feltria e al percorso dell’ultima tappa, tra Marche e Romagna.
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1 Maggio, ore 12,  Montegridolfo
Sosta a Montegridolfo e visita al museo della Linea dei Goti, nei pressi del Castello.
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1 maggio, ore 13
Sosta la monumento Quota 204 in località Pozzo Alto, tra Tavullia e Montecchio.
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1 maggio, Pesaro, ore 16.30
Fine tappa e fine staffetta 2013 al Parco Miralfiori, insieme all’Anpi e ai sindacati.
Lungo l’ultima tratto sosta al cimitero dei canadesi a Montecchio e poi giro sul Parco San Bartolo. Per scendere a Pesaro insieme ad un gruppo di ciclisti locali.
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