Verso est, oltre l’est

Raccontare la guerra ai bambini. È più facile o più difficile? Mi chiedevo questo ieri sera mentre osservavo Matthias seduto di fronte a un bel gruppo di bambini di 6, 7 anni o poco più, a mostrare le sue foto scattate in Siria, Ucraina e altri luoghi sulle cronache di questi tempi. Eravamo al campo di rugby di Falconara, questo il titolo dell’incontro: “Verso Est, mini laboratorio di disegno narrativo con Matthias Canapini; il giovane rugbista, esploratore, scrittore coinvolgerà i mini atleti in un epico racconto di paesi lontani”.

5 4 3 2 1Verso Est, come il titolo del suo primo libro, autoprodotto per essere più veloci, perché Matthias già riparte, dopo domani, questa volta si spingerà ancora più a est, attraverserà Croazia, Bosnia e Serbia, poi Romania, Ucraina e ancora, fino all’India e al Nepal. Conta di rientrare verso ottobre o novembre.

È arrivato “il viaggione”, quello grosso, che progettava già da un paio di anni, me ne aveva parlato una sera mentre eravamo su alla veglia notturna alla diga del Vajont, nel 50° anniversario di quella strage. Per prepararsi “al viaggione” non si è limitato a studiare carte geografiche, linee ferroviarie, modalità di ingresso nei vari paesi, ma si è documentato sulle situazioni politiche, ha cercato di individuare dove operano ong, ha socializzato il suo progetto con gli amici e con la sua città,  e soprattutto si è allenato a viaggiare, viaggiando già per i Balcani, la Siria, l’Ucraina, la Georgia, la Turchia e altri paesi ancora. “Verso Est”, il suo libro, da richiedere direttamente a lui, raccoglie questi primi “appunti di viaggio”, a contatto con tante realtà diverse, di quelle che si incontrano quando il viaggio è sì preparato ma non è ingabbiato da una rigida programmazione, si muove invece libero attorno ad un canovaccio che lascia spazio agli incontri con i singoli.

Matthias è anche un giocatore di rugby, ha sperimentato la mischia e il contatto e come destreggiarsi nelle situazioni di gioco; il rugby è uno sport unico; Marco Paolini gli dedica uno spettacolo intero. Matthias è anche molto giovane, 22 o 23 anni o giù di lì; tra lui e i mini atleti (per i quali qualche tempo fa ha realizzato anche un video:  il rugby visto dal basso) che ieri sera aveva davanti c’erano appena 15 anni di differenza, quasi un niente e magari tra loro ne esce fuori tra pochi anni un  altro pronto a viaggiare così.

Vedere Matthias con le sue foto in mano, o con i libretti dei suoi disegni e dei disegni di altri ragazzini incontrati in viaggio, come un cantastorie che disponga di pannelli mobili, e dialogare fittamente con i ragazzi, mi faceva tornare in mente quando una venticinquina di anni fa frequentavano le classi elementari per parlare dell’intifada insieme ad alcuni amici palestinesi, e poi della guerra in quella che ancora chiamavamo Jugoslavia, e qualcuno di quei ragazzi l’ho incontrato di nuovo, più maturo negli anni, che mi invitava nel suo Liceo, organizzatore e narratore a sua volta. L’essenza del viaggiare probabilmente è in questa voglia di afferrare racconti che ci parlino di questo nostro mondo, cercare di comprenderli, e poi condividerli per provare a comprenderli ancora meglio. Non lo so se è più facile o più difficile raccontare la guerra ai bambini, certamente è più interessante e vale la pena provarci.
Intanto buon viaggio, per” il viaggione” in partenza (e a chi vuole seguirlo, occhio alla pagina FB).

VERSO EST, Appunti di viaggio, di Matthias Canapini
richiedere il formato cartaceo direttamente a Matthias: canapini.matthias@gmail.com 
oppure, scaricare il formato ebook sul blog di Altrovïaggio.

Informazioni su Tullio Bugari

https://tulliobugari.wordpress.com/
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Una risposta a Verso est, oltre l’est

  1. L’ha ribloggato su Blog Letteratura e Culturae ha commentato:
    E’ possibile raccontare la guerra ai bambini?
    L’articolo di Tullio Bugari sull’incontro con il giovane Matthias Canapini

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